Percorsi dell’acqua

Padula, L’area umida

L’area pianeggiante di Padula, nel territorio di confine con i comuni di Sassano e Buonabitacolo, invita a passeggiate lungo il fiume Calore, nel tratto in cui ancora non ha cambiato il nome in Tanàgro. Dalla località Bagno-Bufalaria, nei pressi del ponte stradale, iniziamo a camminare su una sterrata che corre sulla banchina, conducendo armoniosamente verso la confluenza del torrente Peglio, al limite dell’Oasi Rio Freddo sull’altra sponda. La prossima costruzione di un ponte aggiungerà indubbiamente valore turistico a questo percorso, già di particolare interesse ambientale. Siamo in un’area umida, un habitat fondamentale per la conservazione degli uccelli acquatici, ricadente perdipiù nell’area protetta regionale denominata Riserva Naturale Foce Sele-Tanàgro, che si allunga anche sul Calore. È l’unico tratto della pianura del Vallo di Diano in cui il Calore-Tanàgro costeggia una collina che mostra i suoi rilievi gettarsi repentinamente nel suo alveo. Il versante brullo, ma dolce nelle forme, si staglia nettamente in un paesaggio di campi coltivati alternati a piantagioni di piccoli boschi in pianura. I toponimi Bagno, nel territorio di Sassano, e Bufalaria, nel territorio di Padula, ben raffigurano nel nostro immaginario un luogo ricco di acqua, soggetto a inondazioni, che in passato ne determinavano uno specifico uso. Appena dopo aver ricevuto le acque del Peglio, la pendenza lieve del letto del fiume forma deliziose spiaggette fluviali e ne rende silenzioso il suo fluire.